Vespa velutina in Piemonte: un'invasione (quasi) silenziosa
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Aggiornamento: 2 ore fa
Questa nuova minaccia per l'apicoltura, l'agricoltura e l'ambiente è reale e sempre più preoccupante: la diffusione prosegue spesso silenziosamente ma senza sosta.
Il calabrone asiatico (Vespa velutina), insetto esotico invasivo originario dell'Asia, continua ad insediarsi in sempre nuove aree del Piemonte. Le continue attività di monitoraggio e contenimento cercano di ridurre l'avanzata di questo efficientissimo insetto invasivo, facendo il possibile nel contesto dei limitati fondi a disposizione. Se non appropriatamente contenuta ed eradicata quando possibile, la diffusione di questa specie avverrà in modo esponenziale sul territorio.
Il Piemonte vede due diversi contesti di diffusione, ai quali sono applicati due diversi scenari di contenimento e di monitoraggio:
· Presenza stabile nel cuneese. Le azioni di contenimento prevedono il costante monitoraggio lungo le principali direttrici di espansione e la distruzione di nidi;
· Focolai isolati a Torino, Cabella ligure, Giaveno e Biella. Si è tentata una completa eradicazione locale attraverso il ritrovamento dei primi nidi e il trappolaggio intensivo delle regine fondatrici. Quest'ultima attività è attualmente in corso.
Individui e nidi di V. velutina ritrovati recentemente nella provincia di Cuneo. Potete anche osservare la bottiglia trappola usata per il monitoraggio e la cattura di regine e altri individui (Foto di Samuele Colotta).
In provincia di Cuneo le attività di monitoraggio si svolgono principalmente nel Monregalese e Cebano-Val Tanaro in cui nel 2022 erano stati rinvenuti 3 nidi a Garessio e 1 ad Ormea. Nell’inverno 2023-2024, tra ottobre e gennaio, sono stati individuati altri 8 nidi presso i comuni di Alto (1 nido), Garessio (2 nidi) e Ormea (5 nidi) che si sommano a quelli rinvenuti a partire dal 2018. Inoltre, alcuni esemplari sono stati catturati nelle trappole posizionate presso il comune di Viola.
Nell’inverno 2024-2025, la situazione peggiora vedendo un incremento del numero di nidi ritrovati e quindi dell’espansione della vespa sul territorio. In tutto sono stati trovati e neutralizzati 26 nidi, di cui 12 a Ormea, 8 a Garessio, 4 ad Alto e 2 a Caprauna. La vicinanza con la Liguria, le movimentazioni apistiche e gli inverni miti sono tra le possibili cause della crescente diffusione ed espansione riscontrate.
Inoltre, nel 2024 ulteriori segnalazioni di V. velutina sono state effettuate a Demonte, Morozzo, Sant’Albano Stura, Ceva e Frabosa Soprana, tutti in provincia di Cuneo e probabilmente dovute a singoli individui giunti mediante trasporto passivo, ma solo il monitoraggio attuale potrà dare ulteriori risposte. Il trappolaggio svolto nella primavera 2024 ha permesso la cattura di 130 regine nelle provincie di Cuneo e Torino.
Ad oggi, le regine di V. velutina catturate nel Cuneese, in Val Tanaro, sono più di cento.
A Torino, la prima segnalazione di più individui di V. Velutina risale all’autunno 2023 in un apiario di Cavoretto. Aspromiele è intervenuto, in collaborazione con il Laboratorio sulla salute e il comportamento degli impollinatori (www.beelab.unito.it) del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (DISAFA) dell’Università di Torino, CAPT e numerosi volontari, per individuare nel tempo più rapido possibile, l’area di diffusione e valutare così la possibilità di ritrovare il nido. Il nido è stato individuato ed eliminato a sole due settimane dalla segnalazione grazie allo studio delle linee di volo degli insetti e alla loro triangolazione su mappa. Nel 2024 un secondo nido è stato ritrovato e neutralizzato a Moncalieri.
I nuovi focolai piemontesi nel 2024 sono stati riscontrati nei comuni di Cabella Ligure (AL), Giaveno (TO) e Verrone (BI), i cui nidi sono stati individuati mediante la nuova tecnica del radiotracking e rimossi rispettivamente a settembre, ottobre e novembre 2024. In queste aree è ora in corso un trappolaggio intensivo su un’area estesa per circa 6 km dal luogo del ritrovamento del nido e un monitoraggio in tutti gli apiari entro i 10 km. A questo scopo, vengono posizionate bottiglie contenenti birra, dotate di apposita etichetta e tap-trap, controllate ogni 15/20 giorni per verificare le catture.
Le attività di monitoraggio messe in atto dall'Università di Torino (DISAFA) e da Aspromiele assieme ad altre associazioni apistiche come il CAPT e altri apicoltori e concittadini, con l'essenziale supporto e collaborazione di Regione Piemonte e ASL, sono cruciali per ridurre l'espansione locale di questo animale invasivo e dannoso.
Per maggiori informazioni su come riconoscere e segnalare Vespa velutina, visitare il sito:
www.vespavelutina.eu
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