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  • Simone

Uomini e api: l'arte insegna l'importanza degli impollinatori

Con "La terra suona" le api entrano al Museo Nazionale della Montagna da protagoniste


Le api, i loro suoni e odori si sono incontrati al Museo Nazionale della Montagna di Torino, in una coversazione che integra arte, ecologia, biodiversità e sostenibilità. Grazie ad Andrea Lerda (curatore del museo), Paola Anzichè (artista appassionata di api), Dott. Fulvio Giachino (Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino) e Prof. Simone Tosi (docente presso l'Università di Torino, coordinatore del BeeLab), si è esplorata la relazione tra genere

umano e mondo delle api.


A partire dal racconto dell’artista, relativo al processo di creazione del lavoro e alla sua personale esperienza con la cera d’api di cui è composta l’opera, il talk ha avuto un approccio interdisciplinare tra scienza, antropologia e arte, accompagnando il pubblico in un viaggio alla scoperta delle ragioni storiche, culturali, biologiche ed ecologiche del nostro

rapporto con le api, e di come questi piccoli animali influenzino le sfere più essenziali della vita dell’essere umano.


Veduta dell'opera La terra suona esposta nell'ambito della mostra The Mountain Touch presso il Museomontagna


Il pubblico e i relatori hanno vissuto un’esperienza multisensoriale conversando seduti, scalzi, sul tappeto di juta che riprende le forme esagonali delle celle di un alveare ed il soffitto in "tessuto cerato e juta" dell'opera La terra suona (2022) di Paola Anzichè.

Nella sua pratica Paola Anziché realizza infatti sculture morbide e tattili partendo da un processo di ricerca in cui indaga la possibilità dell’arte di stabilire relazioni con diversi ambiti culturali come l’antropologia, gli antichi rituali, la bio-architettura e la scienza. La sua curiosità la porta a viaggiare e a entrare in contatto con diverse tradizioni che vengono poi reinterpretate. Il lavoro manuale, il gesto, l’attenzione ai materiali utilizzati, con una particolare preferenza per quelli naturali, rappresentano il fulcro della sua pratica, connotata da un carattere altresì performativo e partecipativo.


Mediante un processo lento, che prevede l’immersione di tessuti naturali colorati nella cera liquida, l’asciugatura e successivamente la tessitura, Paola Anziché ha creato "La terra suona", una scultura morbida che evoca la forma di un grande alveare. Uno spazio accogliente, nel quale la giustapposizione dei colori in cromie delicate ricorda un prato fiorito in primavera, il cui profumo permea lo spettatore, agendo sul corpo e sulla mente.


L'evento rientra nel public program "The Mountain Touch" che mostra con un approccio arte-scienza l’impatto benefico degli ambienti montani e degli elementi naturali sul piano

biologico e psicologico dell’essere umano.


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